Bitcoin vs Ethereum e Solana - Perché le altcoin rappresentano un’integrazione a BTC

La scelta degli investimenti in criptovalute non deve essere una decisione binaria. Bitcoin sarà senz’altro la prima criptovaluta e la più diffusa, ma molte altcoin (come vengono chiamate le altre criptovalute) stanno apportando grandi innovazioni nello spazio Web3. Proprio come la precedente era di Internet ha portato alla nascita delle piattaforme social, così l’evoluzione della tecnologia blockchain ha dato vita a una miriade di casi d’uso, alcuni nemmeno minimamente ipotizzabili fino a cinque anni fa. Questo articolo analizza i vari ruoli giocati da Bitcoin e dalle emittenti di due importanti altcoin, Ethereum e Solana, per aiutare il lettore a comprendere come utilizzarli sinergicamente in un portafoglio ben diversificato.

Tessere diverse del mosaico cripto

Satoshi aveva concepito BTC come mezzo di scambio, ma per le sue caratteristiche, in primis la scarsità, viene visto dagli investitori come una vera e propria riserva di valore. Infatti Satoshi Nakamoto, pseudonimo del suo fondatore, aveva stabilito un tetto massimo all’offerta totale pari a 21 milioni, e la rete immette gradualmente in circolazione nuove monete tramite le ricompense pagate ai miner che validano le transazioni, che si dimezzano all’incirca ogni quattro anni. Questa scarsità è una delle ragioni per cui molti parlano di BTC come di “oro digitale” (con cui ha in comune caratteristiche quali la durabilità, la divisibilità e la portabilità). Bitcoin è anche resiliente grazie alla natura decentralizzata della rete, che è gestita da migliaia di computer noti come node. A differenza di quanto avviene per le banche nel sistema finanziario tradizionale, questa rete non è controllata da una sola autorità con il potere di limitare gli accessi o di censurare le transazioni.

In ogni caso, il potenziale della tecnologia blockchain va ben oltre. Ethereum è stato il primo protocollo a realizzare questo potenziale con l’introduzione degli smart contract, ossia dei programmi che eseguono automaticamente talune azioni al verificarsi di condizioni prestabilite, consentendo alle app decentralizzate (dApp) di operare senza intermediari. Gli smart contract hanno fornito la base per una vasta gamma di applicazioni, che spaziano dalla finanza decentralizzata (DeFi) al gaming e alle DePIN.

Come dichiarato da Joe Lubin, cofondatore di Ethereum, il protocollo attrae gli sviluppatori “perché anziché avere un rapporto conflittuale e di sfruttamento con i propri utenti, consente loro di costruire insieme e per la comunità. Il passaggio verso un sistema mondiale sempre più decentralizzato sta subendo un’accelerata”.

Una delle principali sfide per la blockchain è quella di coniugare scalabilità, decentralizzazione e sicurezza, un problema noto come il “trilemma della blockchain”. Alcuni protocolli privilegiano la decentralizzazione e la sicurezza, ma la velocità delle transazioni è fondamentale per far crescere la nuova generazione di dApp. Mentre Ethereum cerca di ovviare al problema con le reti Layer 2, che vengono costruite sopra le blockchain per potenziarne le funzionalità, Solana utilizza un innovativo meccanismo di marcatura temporale per mettere le transazioni in ordine cronologico, grazie al quale è diventata uno dei protocolli più veloci. 

La rivoluzione delle altcoin nel mondo della finanza e nell’industria

Quali sono, quindi, i casi d’uso emersi dall’innovazione della blockchain? Iniziamo dalla finanza decentralizzata (DeFi), finora il più importante. Mentre i portafogli digitali hanno il potenziale di stravolgere il settore finanziario sostituendo i conti correnti, gli exchange decentralizzati come Uniswap, eseguito su Ethereum, hanno introdotto una nuova fonte di guadagno permettendo agli investitori di contribuire alla liquidity della piattaforma. Analogamente Compound Finance, anch’esso un progetto Ethereum, ha introdotto l’idea di yield farming, che consiste nel passaggio di fondi fra liquidity pool per massimizzare le ricompense.

Anche i protocolli di prestito rappresentano un caso d’uso della DeFi in grado di trasformare la finanza tradizionale. Aave, che opera su Ethereum, permette agli utenti di dare e prendere in prestito criptovalute senza dover ricorrere a intermediari come le banche. Gli interessi ricevuti dai prestatori variano da token a token: ad esempio, il rendimento annuo su ETH è dell’ 1,54% (a settembre 2025).    

Le DePIN (reti di infrastrutture fisiche decentralizzate) sono fra le applicazioni più all’avanguardia, in grado di coniugare tecnologia blockchain e infrastruttura fisica. Esse sostituiscono gli operatori che controllano infrastrutture quali le reti energetiche, di connettività o archiviazione attraverso reti distribuite fra i partecipanti e decentralizzate. Le blockchain registrano i contribuiti e ricompensano i partecipanti con criptovalute.

Grazie alla sua velocità, Solana è diventata uno dei principali protocolli DePIN, ospitando, fra i vari progetti, il marketplace di GPU decentralizzato Render e la rete Wi-Fi decentralizzata Helium. In un’intervista con CoinShares, la presidente Lily Liu ha spiegato cosa attrae i fondatori: “[Solana] è una tecnologia ad alte prestazioni dotata di un solido ecosistema di sviluppatori realmente concentrati sulla realizzazione di prodotti utili. Come progetto DePIN, vorrei disporre di migliaia di node per avere una rete sicura e un ecosistema integrato con sviluppatori e utenti.”

Infine, le soluzioni di interoperabilità come Chainlink rispondono alle criticità dovute al fatto che i protocolli operano prevalentemente in modo isolato. Consentendo alle blockchain di comunicare con le fonti di dati esterne, queste soluzioni (note anche come oracoli) svolgono un ruolo cruciale nell’ampliare i casi d’uso della tecnologia e nel favorirne un’adozione più ampia.

Gli investitori professionali ne sono la prova

Come abbiamo detto, investire in cripto non significa dover scegliere fra BTC e altcoin. Così come la costruzione di un portafoglio diversificato con asset tradizionali è una strategia sensata, gli investitori esperti distribuiscono i propri capitali tra varie criptovalute solide, per esporsi a diverse fonti di valore.   

Questa convinzione è sostenuta dagli studi condotti da CoinShares analizzando i modelli 13F, ossia le dichiarazioni trimestrali delle partecipazioni che gli investitori istituzionali devono presentare alle autorità finanziarie statunitensi. Alla fine del secondo trimestre del 2025, il 93% delle istituzioni che detenevano ETH ETF investiva anche in prodotti BTC. Il colosso di Wall Street Goldman Sachs detiene la quota maggiore di ETH, sia in termini di valore che in proporzione ai BTC.

Conclusioni

Bitcoin e le altcoin sono asset complementari che offrono esposizione a fonti di valore diverse: Bitcoin svolge il duplice ruolo di mezzo di scambio e oro digitale, mentre Ethereum e Solana hanno introdotto innovazioni tecnologiche e finanziarie, offrendo, rispettivamente, una piattaforma di finanza programmabile e un’infrastruttura scalabile. Persino il governo statunitense le tratta alla pari: infatti, ha di recente pubblicato i dati del PIL su tutte e tre le blockchain (e non solo), nell’ambito dell’iniziativa dell’amministrazione Trump di dimostrare il proprio sostegno al settore delle criptovalute.

La gamma CoinShares di ETP offre un modo pratico per diversificare il portafoglio di criptovalute. I nostri prodotti vengono negoziati sui mercati mainstream, per cui è possibile detenerli accanto agli asset più tradizionali per sfruttarne il contributo al rendimento generale.