
La liquidity di Bitcoin sta prendendo percorsi diversi
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Fin dall’introduzione di Bitcoin, la sua negoziazione ha avuto luogo principalmente attraverso transazioni over-the-counter (OTC) o piattaforme di criptovalute. Tuttavia, a partire dal lancio dei Bitcoin ETP (Exchange-Traded Product) nel 2014, questi prodotti hanno gradualmente ridotto il primato degli exchange e della negoziazione OTC. In tempi recenti, questa tendenza ha subito una forte accelerazione.
Osservando l’andamento della proprietà nell’ultimo decennio, il numero di investitori che detengono bitcoin da almeno 155 giorni ha raggiunto il livello più alto dal 2015. Sebbene le motivazioni che, all’epoca, spingevano a detenere bitcoin siano diverse rispetto a oggi, la tendenza più ampia suggerisce che gli investitori stanno adottando sempre di più un approccio di detenzione a lungo termine, considerando bitcoin più come una riserva di valore. Attualmente, oltre il 74% degli investitori detiene i propri bitcoin per oltre 155 giorni.
Nel corso dello stesso periodo, la quota di bitcoin all’interno di piattaforme di scambio ha raggiunto il 18% dell’offerta totale a giugno 2022 (3,45 milioni di BTC, del valore di 383 miliardi di dollari). Da allora la percentuale è scesa al 14%, segnando un calo del 16,6% e rimuovendo circa 65 miliardi di dollari dalle riserve su tali piattaforme. Allo stesso modo, il volume di bitcoin detenuti nei portafogli degli sportelli OTC è sceso quasi a zero.
Anche i volumi di negoziazione di bitcoin sono diminuiti. Nel corso dell’ultimo mese, i volumi medi giornalieri negli exchange di criptovalute sono scesi dai 15 miliardi di dollari di inizio anno a circa 6 miliardi di dollari.
A primo impatto, tutto questo potrebbe sembrare contraddittorio, in particolare considerando che il prezzo di bitcoin è vicino ai massimi storici, e potenzialmente preoccupante. Tuttavia, riteniamo che rifletta un cambiamento fondamentale nel comportamento degli investitori. In particolare, gli afflussi totali verso i Bitcoin ETF con sede negli Stati Uniti dal calo dell’offerta detenuta negli exchange corrispondono quasi esattamente al deflusso, pari a 68 miliardi di dollari, suggerendo che il capitale si sia semplicemente spostato verso una sede di negoziazione diversa.
Questo cambiamento è particolarmente evidente nei dati sul volume di negoziazione. Dal lancio degli Bitcoin ETF spot statunitensi, gli ETP sono diventati un canale sempre più importante per la negoziazione di bitcoin. Al di là dell’impennata iniziale delle attività al lancio, nell’ultimo mese gli ETP hanno rappresentato in media il 48% del volume giornaliero degli scambi di bitcoin, pari a circa 3 miliardi di dollari al giorno.
Questa evoluzione segnala un cambiamento significativo nelle modalità di negoziazione di bitcoin, preferendo infrastrutture finanziarie regolamentate, accessibili e familiari, come gli Exchange-Traded Fund. Riteniamo che questo cambiamento non comprometta la rete Bitcoin in sé, ma piuttosto rifletta una diversificazione dei meccanismi di negoziazione al di là degli exchange di criptovalute centralizzati.
Parallelamente, stiamo assistendo alla nascita di nuovi modi per gli investitori di esporsi alle criptovalute. Per esempio, attualmente esistono circa 40 società quotate in borsa classificate come aziende con tesoreria in bitcoin, ovvero che detengono più del 20% del proprio patrimonio netto in bitcoin. È interessante notare che, nell’ultimo mese, queste società hanno generato volumi di negoziazione giornalieri complessivi pari a 6,5 miliardi di dollari, superando il volume totale di negoziazione giornaliero dell’indice FTSE 100.
Il modo in cui gli investitori interagiscono con Bitcoin sta affrontando una trasformazione significativa. Quello che era iniziato come un mercato decentralizzato e gestito dal basso, costruito attorno alle piattaforme di scambio e agli sportelli OTC, sta gradualmente lasciando il posto a strumenti finanziari più istituzionali, regolamentati e consolidati. L’ascesa di Bitcoin ETP e Bitcoin ETF segna un punto di svolta, non solo per come viene negoziato Bitcoin, ma anche per come viene percepito. La propensione a detenere bitcoin a lungo termine è in aumento, il che suggerisce una crescente fiducia nei bitcoin come riserva di valore, piuttosto che come semplice asset speculativo. Al contempo, il forte calo dei bitcoin all’interno di exchange di criptovalute e la nascita di società quotate in borsa con tesoreria in bitcoin suggeriscono una decentralizzazione dei punti di accesso e una diversificazione delle strategia di investimento. Tutt’altro che segnali di debolezza, questi cambiamenti riflettono l’integrazione crescente di Bitcoin nel più ampio ecosistema finanziario. La rete rimane intatta, ma le modalità di accesso sono in evoluzione, raggiungendo un più ampio spettro di investitori.

