6 minuti di lettura“Sui è la blockchain ideale per imprese, istituzioni e settori digitali”
Abbiamo avuto il piacere di incontrare Christian Thompson, Direttore Generale della Sui Foundation, nell’elegante cornice dell’Hôtel Château Voltaire di Parigi. Nonostante il jetlag e l’agenda europea serrata – fra cui l’inaugurazione della nuova sede greca di Sui – Christian ci accoglie con il consueto calore, pronto a raccontarci una delle storie più interessanti del 2025 nel panorama cripto.
In pochissimo tempo, Sui si è trovata al centro di una storia di successo che non è passata inosservata. Potendo contare anche su mercati degli asset digitali più maturi e un’attenzione istituzionale crescente, la blockchain ha avuto un rapido sviluppo negli ambiti della finanza decentralizzata, della tokenization di asset reali e della nuova infrastruttura Web3, affermandosi come uno dei protocolli più promettenti da seguire con attenzione. Nel momento in cui scriviamo, la capitalizzazione del token nativo di Sui ha superato i 12 miliardi di dollari, con una rete che ospita oltre 2 miliardi di dollari, un dato in costante crescita dal lancio della blockchain. Al di là dell’innovazione tecnica, Sui incarna una visione: una blockchain scalabile, a costi contenuti e pensata per gli sviluppatori, con l’obiettivo di diffondere il Web3 su larga scala.
In questa intervista, Christian ripercorre il suo viaggio personale da Meta a Mysten Labs fino alla Sui Foundation, riflette sulla missione di Sui di supportare sviluppatori e istituzioni, e spiega perché il progetto è destinato a svolgere un ruolo centrale nella convergenza fra finanza, tecnologia e proprietà.
CoinShares: Cosa ha spinto alla creazione di Sui?
Christian: Sui nasce dal lavoro svolto in Meta. L’azienda voleva entrare nel Web3, ma con 3,5 miliardi di utenti giornalieri dovevamo chiederci se esistesse un linguaggio Web3 in grado di sostenere questa scala. La risposta era no. Così abbiamo creato un nuovo linguaggio, Move. Quando Meta ne ha interrotto lo sviluppo, abbiamo preso Move e lo abbiamo perfezionato costruendo su di esso Sui, una blockchain realizzata appositamente per garantire una vera scalabilità.
Qual è la missione della Sui Foundation di cui è a capo?
Christian: La nostra missione è sostenere l’ecosistema. Al centro ci sono gli sviluppatori: persone che creano imprese nei settori più diversi, dalla DeFi al gaming. Collaboriamo con imprenditori, istituzioni, e persino con nomi come Pokémon. È una comunità eterogenea di partecipanti. La fondazione sovvenziona gli sviluppatori, ospita eventi per la comunità e fornisce supporto infrastrutturale e assistenza ingegneristica. Ci concentriamo su questo genere di iniziative.
Negli ultimi mesi Sui è cresciuta enormemente. Quali indicatori prendete in considerazione per valutare il livello di adozione?
Christian: Monitoriamo parametri come il TVL, la crescita delle stablecoin e il volume DEX. Negli ultimi 30 giorni abbiamo registrato circa 11 miliardi di dollari [l’intervista risale a giugno]. Ma, alla fine, tutto ruota intorno all’usabilità: il numero di portafogli, degli utenti attivi giornalieri. Sono questi i dati più significativi.
In questo settore spesso si creano dinamiche da lotte tribali. Vi sentite in competizione con altre blockchain?
Christian: Non amo questo tipo di atteggiamento. Il nostro settore è ancora agli inizi: la concorrenza è utile, ma oggi sarebbe più importante collaborare. Fra quattro o cinque anni, quando il settore sarà più grande, potremo farci la concorrenza, ma ora dobbiamo concentrarci sulla crescita dell’intero ecosistema.
Come spiega l’attuale sviluppo di Sui? È merito degli strumenti? Delle applicazioni?
Christian: La blockchain è stata progettata per essere veloce, contenuta nei costi e scalabile, elementi che la rendono ideale per imprese, istituzioni e settori come DeFi, Bitcoin DeFi e gaming.
Non siamo soltanto una Layer 1: stiamo realizzando un’infrastruttura completa per gli sviluppatori. Abbiamo lanciato Walrus (archiviazione decentralizzata programmabile), Seal (accesso controllato ai dati cifrati) e Nautilus (calcolo off-chain). Questi strumenti rendono Sui una piattaforma estremamente interessante per gli sviluppatori.
Alcuni critici, tuttavia, sollevano dubbi sulla decentralizzazione o sulla tokenomics di Sui. Come risponde?
Christian: Le critiche sono importanti. Ma la nostra fondazione nasce come ente senza scopo di lucro a sostegno dell’ecosistema. Maggiori sono le risorse disponibili, maggiore sarà la nostra capacità di promuoverne l’adozione. È questa la nostra missione.
Ha parlato di “BitcoinFi.” Cosa si intende?
Christian: L’idea alla base della BitcoinFi è che Bitcoin possa essere utilizzato non solo come riserva di valore, ma anche come base per rendimenti, prestiti e servizi finanziari in senso ampio. È sempre più sicuro. Siamo ancora agli inizi, ma stiamo andando verso un futuro in cui sarà sicuro, rapido e darà agli utenti la possibilità di scegliere concretamente.
Abbiamo riscontrato un maggiore interesse istituzionale nei confronti di Sui, soprattutto in relazione alle richieste di ETF. Come se lo spiega?
Christian: Molti di noi provengono da realtà come Meta, Google e aziende simili. In un certo senso, le istituzioni sono la nostra casa. Le istituzioni hanno il polso della direzione che sta prendendo il mondo. Per crescere davvero, il Web3 ha bisogno di miliardi di utenti. Sui e il nostro ecosistema di sviluppatori sono progettati per raggiungere questa scala, ed è il motivo per cui le istituzioni stanno scegliendo Sui.
Cosa servirebbe per diffondere il Web3 su larga scala?
Christian: Diversi fattori: norme e politiche chiare nei vari Paesi, più sviluppatori e un maggiore interesse da parte degli utenti retail per le funzioni di proprietà, soprattutto nel gaming. Sta già accadendo, ma serve ancora tempo.
Come immagina il futuro di Sui?
Christian: Credo che per Sui si prospetti un futuro straordinario. Siamo solo all’inizio di una rivoluzione tecnologica. Stanno iniziando ad assistere alla convergenza di più tecnologie: IA, robotica, quantistica, blockchain, AR/VR. Sui è pensata come un livello di coordinamento per queste tecnologie, offrendo un’infrastruttura veloce, economica e affidabile. Siamo ancora all’1% del percorso, ma è una storia entusiasmante da vivere.
Solidity o Move?
Christian: Move.
DeFi o TradFi?
Christian: DeFi.
ETF o custodia diretta?
Christian: Custodia diretta.
