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Image I progetti altcoin stanno acquistando bitcoin

I progetti altcoin stanno acquistando bitcoin

Timer6 minuti di lettura

  • Altcoins

Nell’ultimo mese, diversi protocolli di altcoin hanno proposto di acquistare bitcoin vendendo i token propri dei progetti. Le altcoin spesso hanno una fondazione che guida lo sviluppo dei loro progetti, che tende a includere una sorta di tesoreria. Oggigiorno, queste tesorerie spesso contengono ingenti quote del proprio asset e sono in gran parte finanziate da società di venture capital e/o ricavi derivanti da un prodotto o un servizio associato.

Ironicamente, in passato queste fondazioni raccoglievano e detenevano spesso capitale in bitcoin, emettendo e scambiando i token dei loro progetti in offerte pubbliche effettuate sui mercati di criptovalute. L’idea, se si adotta una visione olistica, era quella di finanziare tramite crowdfunding un’impresa di criptovalute, investire i bitcoin raccolti nello sviluppo e generare rendimenti di capitale per gli investitori tramite il token associato. La realtà era che, a parte qualche caso isolato, tutto fallì, o perché si trattava di una truffa mascherata in un’epoca che assomigliava molto a un “selvaggio west” digitale, o perché la maggior parte delle startup, anche quelle con le migliori intenzioni, fallisce, soprattutto in un settore ancora in fase di affermazione.

Era l’era delle ICO, le offerte iniziali di monete, tra il 2016 e il 2018. Col senno di poi, i progetti che avevano raccolto e speso tutti i loro BTC nello sviluppo, anche quelli sopravvissuti, avrebbero fatto meglio a detenere semplicemente BTC. Eppure, dato che le fondazioni di altcoin stanno ora valutando di trattare bitcoin come una riserva strategica nelle loro tesorerie, il cerchio potrebbe chiudersi. Alcune domande in merito a cui risponderemo sono le seguenti: quali progetti stanno proponendo questa soluzione? Quale effetto potrebbe avere sul mercato bitcoin? Perché una fondazione dovrebbe adottare questa soluzione? L’acquisto di bitcoin creerà una tendenza? Iniziamo!

Cardano e Polkadot propongono acquisti di bitcoin

Durante una diretta streaming su YouTube del 12 giugno, il co-fondatore di Cardano, Charles Hoskinson, ha proposto di convertire 100 milioni di dollari del token del suo progetto (ADA) in un mix di stablecoin e bitcoin (o stablecoin agganciate a bitcoin). Polkadot sta valutando una proposta simile, proveniente da un membro sotto pseudonimo della community, per convertire tra 1 e 2 milioni di dollari del suo token (DOT).

Le motivazioni su entrambi i fronti sono una combinazione di stimoli all’attività dei servizi finanziari legati a bitcoin all’interno dei rispettivi ecosistemi, ma anche dei vantaggi di diversificazione che bitcoin fornisce nella gestione delle proprie tesorerie più come un portafoglio.

Le tesorerie dei protocolli totali detengono token proprietari per un valore di 100.000 BTC

Eravamo curiosi di conoscere la potenziale portata di queste tesorerie di progetto, perciò abbiamo aggregato il loro valore in dollari, sia in totale sia specificamente nei token del progetto. Quest’ultimo valore si riferisce alla quantità di ADA detenuta da Cardano nella sua tesoreria o di UNI in quella di Uniswap. La tabella riassume questi totali sia in dollari che in bitcoin.

altcoins-treasuriesCertamente non si tratta di una somma esigua, ma questa domanda di per sé non è particolarmente interessante dal punto di vista dell’andamento dei prezzi. Per contestualizzare, la sola Strategy (ex MicroStrategy) quest’anno ha immesso in bilancio 145.000 bitcoin, un ammontare superiore a quello delle tesorerie di tutti i progetti messi insieme.

Naturalmente, non ci aspettiamo un’allocazione da parte di tutte le tesorerie, tantomeno che quelle che decidano di farlo, decidano di allocare a BTC l’intera tesoreria. Un’allocazione dell’1-10% avrebbe più senso. Se così fosse, le allocazioni prelevate semplicemente dai token dei progetti ammonterebbero tra 100 milioni e 1 miliardo di dollari, l’equivalente dell’ultima acquisizione di Strategy il 16 giugno o di circa una settimana media di afflussi netti di ETP su bitcoin nel 2025. Se queste allocazioni fossero pari all’1-10% dell’intera dimensione della tesoreria, il totale aumenterebbe leggermente tra 130 milioni e 1,3 miliardi di dollari.

Senza nulla togliere a quest’idea, perché invitiamo questi progetti a considerare l’adozione di bitcoin come asset di tesoreria, dal punto di vista di un investitore in bitcoin, l’impatto di questo trend sul mercato non sarebbe impressionante. Sarebbe certo un impatto marginale, ma non da vedersi come un potenziale motore di domanda come, ad esempio, un’adozione da parte della finanza aziendale o delle comunità di investimento professionali.

Perché potrebbero acquistare bitcoin?

Scarse performance e adesione alla strategia delle “società con tesoreria in bitcoin”

Queste proposte nascono in un momento in cui un numero crescente di società quotate in borsa, in particolare le SPAC, attinge ai mercati dei capitali tradizionali appositamente per acquistare bitcoin. Metaplanet, The Smarter Web Company e 21 Capital sono esempi recenti. Queste aziende stanno copiando la formula di Strategy e si stanno presentando come società con tesoreria in bitcoin, un’idea che sembra trovare riscontro positivo in alcuni investitori. I protocolli delle altcoin potrebbero quindi seguire questa strada, soprattutto con l’aumento del prezzo delle azioni delle società in questione e la riduzione delle tipiche osservazioni sull’economia dell’utilità dei token.

Inoltre, il campione ridotto di proposte proviene da progetti che esistono da oltre 5 anni, con token associati che hanno sottoperformato rispetto a bitcoin. Con il miglioramento delle prospettive di adozione di bitcoin grazie ai flussi istituzionali, ai progressi normativi e a una costante integrazione nella finanza tradizionale, la domanda da porsi è: perché continuare a detenere token volatili e meno liquidi, quando è possibile diversificare mediante l’asset che i mercati stanno adottando attivamente?

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Altre fondazioni di altcoin acquisteranno bitcoin?

Probabilmente no. Senza un ampio voto della comunità, rischiano una reazione negativa, potenzialmente percepita come un’ammissione agli investitori da parte del team di progetto che bitcoin sarà un investimento più performante del token del progetto stesso. In tal caso, perché gli investitori non dovrebbero semplicemente acquistare il token con le prestazioni migliori e minor rischio? In alternativa, nel caso in cui un’allocazione debba passare attraverso una votazione pubblica, per una comunità di token si presenta una sfida di coordinamento e comunicazione, che deve raggiungere un ampio consenso per poi implementare l’allocazione.

Per non parlare del fatto che Anatoly Yakovenko di Solana ha immediatamente chiesto a Hoskinson su X perché i protocolli dovrebbero detenere bitcoin invece dei propri token o di USD.

Ciò nonostante, la nostra ipotesi è che le altcoin continuino a suscitare sugli investitori la forte impressione di sovraperformare bitcoin, indipendentemente dai precedenti storici o dalle probabilità future. Inoltre, prendere una decisione di questo tipo non è semplicemente una questione di costruzione del portafoglio ottimale, ma anche una questione sociale per ciascun progetto.

Per intenderci, non si tratta del caso di Luna di Terra

L’ultimo grande esperimento con BTC detenuto da un protocollo che ha fatto notizia è stata la fallita difesa di UST (Terra USD) da parte di Luna Foundation Guard nel 2022. Il fondo ha venduto 80.000 BTC durante il crollo, trascinando con sé il prezzo del bitcoin. Le proposte odierne non si basano sulle stesse attività: detengono BTC come investimento, non come fondo di emergenza a supporto di una stablecoin. L’intento è quello di gestire una tesoreria in crescita, più simile a una strategia aziendale che a una riserva bancaria. Data l’attenzione suscitata dal crollo di Luna di Terra, abbiamo voluto fare questa distinzione.

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Considerazioni finali

Resta da vedere se queste proposte rappresentino un vero e proprio cambiamento nella gestione della tesoreria o semplicemente una notizia di bull market. Tuttavia, è significativo che i progetti di criptovalute, un tempo basati sulla presa di distanza da bitcoin, ora stiano potenzialmente tornando indietro sui loro passi. Non perché improvvisamente credano nell’ethos di Bitcoin, ma perché bitcoin è liquido, affidabile e sempre più affermato sul mercato. Se non altro, questa tendenza sottolinea una dura verità per molti progetti altcoin: la tokenomics e un’adozione autentica sono molto difficili da generare, e bitcoin è di gran lunga la più avanzata tra le criptovalute, nemmeno paragonabile alle altre.

Scritto da
Matthew Kimmell
Pubblicato il03 Lug 2025

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