
Gli ETP su cripto fanno al caso tuo? 10 cose da sapere prima di investire
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La popolarità degli investimenti in criptovalute sta crescendo rapidamente, portando a una richiesta crescente di prodotti che offrano un’esposizione a questa nuova classe di asset. Uno di questi prodotti, che sta registrando importanti afflussi, principalmente per la comodità che offre rispetto ad acquistare e detenere direttamente una criptovaluta, sono gli Exchange-Traded Product (ETP). Gli ETP su cripto, che tracciano la performance di un asset sottostante come Bitcoin o Ether, sono quotati sulle borse tradizionali, tra cui il Nasdaq di Stoccolma, il che significa che possono essere negoziati come le azioni e gli investitori possono inserirli nel proprio portafoglio insieme alle classi di asset tradizionali. Per coloro che desiderano aggiungere gli ETP su cripto al proprio portafoglio, ecco dieci cose importanti da considerare.
Un’esperienza pregressa nella negoziazione può essere utile
Avere esperienze pregresse nella negoziazione di azioni o ETP può rappresentare un vantaggio per gli investitori, perché implica una conoscenza del funzionamento di questi prodotti e dei rendimenti che offrono. Inoltre, aiuta gli investitori a capire come sono strutturati diversi tipi di ETP. Gli ETP fisici acquistano e detengono l’asset sottostante, per poi conservarlo presso un custode digitale (Komainu, nel caso di CoinShares), mentre gli ETP sintetici utilizzano strumenti finanziari complessi, chiamati derivati, per replicarne la performance.
Comprendere gli obiettivi di investimento
Come nel caso di qualunque classe di asset, gli investitori devono avere ben chiari i propri obiettivi, prima di aggiungere un ETP su cripto al proprio portafoglio. Per coloro che desiderano una crescita del capitale a lungo termine, una copertura contro l’inflazione o una riserva di valore, un ETP che replica Bitcoin o Ether potrebbe essere adatto. Tuttavia, nonostante l’incredibile performance dell’ultimo decennio, le criptovalute sono volatili. Gli investitori devono assicurarsi che la loro propensione al rischio possa far fronte alle fluttuazioni dei prezzi, che a volte possono essere estreme. E, come per ogni altro asset, quando si investe in ETP su cripto il capitale è a rischio. Gli investitori potrebbero non recuperare tutto il loro denaro.
Gli ETP su cripto non sono a leva
Alcuni ETP sono a leva, il che significa che prendono in prestito del denaro utilizzando i derivati per moltiplicare i rendimenti. Per esempio, se l’asset sottostante aumenta dell’1%, il valore di un ETP con fattore di leva 2x punta ad aumentare del 2%. Ovviamente i prodotti a leva moltiplicano anche le perdite. Al contrario, gli ETP su cripto senza leva sono meno rischiosi e più semplici da comprendere, perché normalmente generano dei rendimenti con un rapporto uno a uno: un aumento dell’1% nell’asset sottostante determina un aumento dell’1% nel valore dell’ETP (meno le commissioni).
Piattaforme di criptovalute vs borse tradizionali
Le borse tradizionali, come il Nasdaq di Stoccolma o la Xetra in Germania, devono rispettare le regole introdotte dalle autorità finanziarie per proteggere gli investitori e non detengono personalmente i fondi dei loro clienti. Inoltre, godono di una reputazione di lunga data: la borsa di Stoccolma ha aperto nel 1863, ed è entrata a far parte del gruppo Nasdaq (uno dei principali fornitori di indici al mondo) nel 2008. Al contrario, le piattaforme di criptovalute controllano direttamente i fondi dei clienti, sono solitamente poco e per nulla regolamentate e sono esposte a rischi per la sicurezza, come attacchi hacker e violazioni mirate ai fondi degli utenti. Sono inoltre soggette a rischi operativi, tra cui interruzioni e guasti al sistema che influiscono sulla negoziazione. Gli investitori privi di esperienza nei mercati delle criptovalute potrebbero avere difficoltà a valutare e mitigare questi rischi.
Problemi legati alla manipolazione del mercato
Si parla di manipolazione del mercato quando un malintenzionato tenta di ingannare gli investitori influenzando il prezzo di un asset. Questo risultato può essere ottenuto in diversi modi, per esempio rilasciando dichiarazioni false su un’azienda oppure ricorrendo al cosiddetto spoofing, un processo che consiste nell’inserire diversi ordini di vendita o acquisto di un investimento, per poi cancellarli all’ultimo minuto dopo che il prezzo è cambiato. Anche le criptovalute sono a rischio di manipolazione, specialmente considerando che i tentativi di supervisionare i mercati sono ancora agli inizi e non uniformi nel mondo. Una delle tecniche più comuni è la strategia “pump and dump”, che consiste nel promuovere un token per spingere altre persone a comprarlo, per poi vendere la propria quota e realizzare un profitto quando il prezzo aumenta.
Fluttuazione dei prezzi anche fuori dagli orari di apertura
Alcuni mercati hanno degli orari di apertura fissi. Per esempio, il Nasdaq di Stoccolma è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17:25. Ecco perché le azioni hanno un prezzo di apertura e di chiusura, anche se nella negoziazione al di fuori dell’orario di apertura questi prezzi non sempre coincidono. Al contrario, le criptovalute possono essere negoziate ogni giorno e a qualunque ora, perché manca un’autorità centrale che introduca e faccia rispettare delle regole, come nel caso dei mercati tradizionali. Pertanto il prezzo di un ETP, il cui valore dipende da una criptovaluta, può cambiare anche quando la borsa in cui è quotato è chiusa.
Sfide di valutazione
Quando si tratta di valutare le azioni, gli investitori utilizzano dei metodi tradizionali, come il rapporto prezzo-utile e il rapporto prezzo-valore contabile, preferiti dal leggendario investitore Warren Buffett. Tuttavia, queste tecniche non possono essere applicate alle criptovalute a causa della loro natura eccezionale. Si utilizza invece una gamma di modelli diversi, tra cui il Total Addressable Market (TAM) e la teoria memetica della domanda di Bitcoin. A novembre 2023 il CFA Institute, una delle associazioni globali più grandi per gli investitori professionali, ha persino introdotto una giuda per valutare i cripto-asset. Fintantoché non emergerà uno standard, gli investitori dovranno fare attenzione a quali modelli sceglieranno e riconoscere che alcuni sono più speculativi di altri.
Nessun supporto governativo per le chiavi private
Molti governi offrono un’assicurazione per i depositi bancari. In caso di fallimento di una banca svedese, il sistema di garanzia dei depositi svedese copre fino a 1.050.000 SEK a persona. Questa assicurazione, però, non copre i custodi che detengono le criptovalute per conto degli emittenti di ETP. Sono quindi esposti agli stessi rischi dei custodi tradizionali, come hacking, frode, estorsione, errori tecnici e umani, furti e sabotaggio. Pertanto, è importante scegliere un ETP emesso da un fornitore con una comprovata esperienza in materia di protezione degli investitori. Nel caso di CoinShares, gli asset sottostanti sono detenuti da Komainu, una joint venture tra CoinShares, la banca di investimento giapponese Nomura e Ledger, uno dei principali produttori di portafogli hardware per criptovalute. La Proof of Reserves – la prova che un fornitore ha asset a sufficienza per adempiere ai propri obblighi, come i prelievi – è fornita da The Network Firm, un contabile pubblico certificato (CPA).
Considerazioni e rischi particolari
Gli ETP su cripto sono esposti agli stessi rischi non legati al mercato degli altri prodotti d’investimento:
Rischio legato all’emittente: la possibilità che gli investitori subiscano delle perdite a causa dell’inadempienza dell’emittente o del mancato compimento dei suoi obblighi, per esempio a causa di insolvenza.
Rischio di liquidity: la possibilità che grandi transazioni dell’asset sottostante incidano sul prezzo dell’ETP.
Gli investitori dovrebbero condurre le proprie ricerche e i processi di due diligence per assicurarsi di comprendere la struttura dell’ETP ed esplorare le modalità per mitigare questi rischi.
Consultare sempre la documentazione
Come nel caso delle classi di asset tradizionali, anche per gli ETP su cripto deve essere pubblicata una gamma di documenti per informare gli investitori sul funzionamento del prodotto, tra cui una scheda informativa, un documento contenente le informazioni chiave (KID), un prospetto e i termini finali. Gli investitori dovrebbero prendersi del tempo per leggere con attenzione questi documenti, in modo da comprendere fino in fondo la struttura dell’ETP, i suoi obiettivi, l’ammontare delle commissioni, i rischi connessi e molto altro. È inoltre importante ricordare che le performance passate non garantiscono risultati futuri.
Conclusione: come scegliere un ETP su cripto
Investire in ETP è una soluzione comoda per esporsi al mercato delle criptovalute, senza dover detenere direttamente l’asset sottostante. Questi prodotti rendono le criptovalute più accessibili perché vengono negoziati come le azioni sulle borse tradizionali e possono essere detenuti nel portafoglio insieme alle classi di asset tradizionali. Tuttavia, è fondamentale scegliere l’ETP giusto. Per farlo è necessario comprendere l’esperienza e le competenze dell’emittente, le commissioni previste, le misure adottate per proteggere gli investitori e il livello di trasparenza sugli asset sottostanti. Scopri come scegliere un ETP su cripto.